Mi chiamo Roberto D’Angelo e sono nato nel 1959 a Napoli, dove ho sempre vissuto: sposato con Luisa (romana di origini umbre, ma oramai orgogliosamente “napoletana di fatto”), ho due figli.

A Napoli mi sono laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Diagnostica per immagini, indirizzandomi allo studio della radiologia sulle orme di mio padre, stimato radiologo, presso quello che allora era il “Primo Policlinico” universitario, e presidente dell’Associazione Medici Cattolici.

L’anno 1992 dal punto di vista lavorativo è stato quello decisivo: risultato vincitore di tre differenti concorsi pubblici per il ruolo d’assistente di Radiologia presso ASL (allora USL) ed ospedali, scelsi l'Istituto Nazionale Tumori di Napoli Fondazione G. Pascale, dove, dopo aver lavorato presso il servizio di Radiodiagnostica, attualmente ricopro il ruolo di Dirigente medico  presso la Struttura di Radiologia Interventistica: qui mi occupo di procedure terapeutiche vascolari ed extravascolari (embolizzazioni, drenaggi etc.), diagnostica invasiva, consulenze e sperimentazione di nuove metodiche. Com’è normale per un Istituto come il Pascale, l’attività clinica ha prodotto anche la pubblicazione, in collaborazione con altri Autori, di circa un centinaio tra lavori e poster scientifici e numerosi interventi, relazioni e comunicazioni a congressi nazionali e internazionali.

Probabilmente, quello che ha rappresentato il tratto unificante tra l’impegno professionale di medico e le mie altre attività è stata l’importanza che ho sempre attribuito alla comunicazione, anzitutto nel rapporto medico-paziente, per il suo valore terapeutico ed etico: per la salute, in quanto benessere psico-fisico, sono necessarie conoscenza e corretta informazione, ma la comunicazione stessa è da sempre ritenuta essenziale per la vita biologica come per quella di relazione. Per questa mia passione e per la mia attitudine comunicativa, sin dai primi anni del corso di laurea in medicina ho portato avanti anche un’intensa attività di giornalista scientifico e sono diventato esperto nell’impiego di applicazioni grafiche e multimediali per l’educazione alla prevenzione, alcune delle quali ho ideato personalmente utilizzandole per attività di prevenzione oncologica presso le Scuole superiori di Napoli, Caserta e provincia, in collaborazione con la Lega per la Lotta ai Tumori e con UMANA Onlus per i Comuni del Vesuviano. Parallelamente mi sono dedicato poi all’insegnamento in qualità di docente presso la Scuola Infermieri Professionali dell’Azienda Ospedaliera "A. Cardarelli" di Napoli, e successivamente dal 1990 al 1998 presso la Scuola Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e Tecnici di Laboratorio dell’Istituto Tumori di Napoli. Ma la comunicazione è stata per me , oltre che un modo per divulgare notizie, anche divertimento, grazie alla partecipazione e conduzione di trasmissioni televisive e radiofoniche in emittenti locali.

Ovviamente, se il lavoro non è tutto, c’è spazio anche per altro: per la lettura (gialli anzitutto, ma anche molta saggistica), per il cinema e per la musica (sono un appassionato di Bruce Springsteen e mi onoro di appartenere al Pink Cadillac Fan Club, uno dei più noti gruppi italiani di appassionati del Boss, anche se in tema di musica sono abbastanza…onnivoro). Né può mancare lo spazio per il volontariato; dopo gli anni giovanili in Azione Cattolica (durante i quali ho promosso la costituzione di un Coordinamento delle attività sociali dei giovani cattolici del Vomero), ho partecipato attivamente alla vita dell’UNITALSI campana e ho fatto parte del Consiglio Direttivo (e vicepresidente) dell’Associazione  di Cooperazione internazionale “Granello di Senape onlus”.  Un altro aspetto della mia attività volontariale è stato poi quello politico, che ho sempre ritenuto la logica conseguenza dell’impegno sociale cristiano: è stato così che ho partecipato alla nascita a Napoli del Movimento per la Democrazia LA RETE fondato tra gli altri da Leoluca Orlando, Nando dalla Chiesa e Claudio Fava ed attivo fino al 1999 in quanto movimento a termine: un’esperienza con forte connotazione antimafia che si proponeva di scompaginare il quadro stantio della politica italiana degli anni ’90.

Allo stesso modo, è stato volontariato quello svolto con l’attività sindacale (per i medici non può che essere così); l’impegno assunto sin dai primi anni di lavoro al Pascale è culminato nel giugno 2011 allorchè sono stato eletto Segretario generale di Napoli e provincia del Sindacato professionale “CISL Medici”, fino a ricoprire il ruolo di componente dell’esecutivo nazionale e del consiglio dell’Unione Sindacale territoriale della CISL di Napoli.

 Con l’idea, trasversale a tutte le mie attività sociali, che l’impegno deve essere soprattutto orientato alla difesa della dignità di tutti gli esseri umani, i cui diritti (primo quello alla salute) vanno resi effettivi e concreti nella vita di ogni giorno e difesi dai continui tentativi di negarli. Non a caso, gli ultimi progetti cui mi sono dedicato sono stati quello di un’alleanza tra Medici e Pazienti per la difesa della salute e quello di promuovere una presenza più incisiva dell’istituzione Comune nel campo della sanità locale. Per questo mi sono fatto promotore, con l’Assessorato al Welfare, dell’approvazione nel marzo 2018, da parte della Giunta comunale di Napoli, della Deliberazione con cui veniva istituito l’Osservatorio per la Salute e la Sanità, organismo che ha il compito di sostenere l’attività del Comune in materia di sanità con le varie competenze di operatori professionali e volontari delle associazioni di pazienti: un’altra realtà che mi impegnerò a trasferire dalle parole ai fatti, si spera, nella prossima consiliatura.